Recensione! Pillole Blu, F. Peeters

Era da un po' che non parlavo di un fumetto! Da quando ho terminato la lettura della collana Visioni, ne ho letti pochi. Oggi parliamo di un fumetto autobiografico.

Pillole blu, Frederik Peeters
Titolo originale: Pilules Bleues
Tradotto da: Michele Foschini
Anno: 2015
Casa editrice: Bao Publishing
Trama: Fred incontra Cati e se ne innamora. Cati è sieropositiva, come lo è suo figlio. Storia autobiografica della rieducazione sentimentale di una coppia che rifiuta di sentirsi “handicappata dell'amore”, Pillole blu è uno dei libri più toccanti di Frederik Peeters, il più personale. Questa nuova edizione contiene una storia inedita, una riflessione a dodici anni di distanza dal racconto originale, per raccontare un amore sempre più forte, nonostante le avversità.
Recensione: Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo fumetto perché non ne ho mai sentito parlare. L'ho comprato anni fa in formato kindle, e l'ho scelto semplicemente perché il kindle non ha i colori e pensavo avesse senso comprare un fumetto in bianco e nero per vedere com'era leggerne uno sul mio nuovo dispositivo. L'ho iniziato in un centro commerciale mentre aspettavo di avere i risultati di una prova e mi ha presa da subito. Peeters racconta la sua storia d'amore proprio come se fosse un romanzo, con flashback e divagazioni piuttosto fantasiose (a un certo punto appare un Mammut, per dire). Ero molto curiosa di sapere come avrebbe affrontato l'argomento della sieropositività e penso che sia stato in grado di affrontarlo bene, in un modo che risulta semplice e brutalmente onesto. Ho apprezzato tantissimo come riesce a mostrare che l'amore, il rispetto e la franchezza sono le fondamenta di una relazione solida. Mi è piaciuto molto il modo in cui abbia parlato di tanti aspetti della sua storia d'amore, non limitandosi solo alla malattia perché rende meglio la sua idea, ovvero che Cati e il figlio non siano solo due persone sieropositive.
Devo dire che non ho amato tantissimo lo stile dei disegni: non è il mio preferito ma è comunque buono. Non è stato affatto difficile leggerlo sul kindle, quindi è approvato anche il formato.
Inoltre, la storia è ambientata all'inizio degli anni Duemila e mi ha fatto ragionare sul fatto che non sia cambiato nulla in fatto di informazione: in pratica, manca. Non penso di poter parlare a nome di tutti ma penso ci sia una grave disinformazione o totale mancanza di sensibilizzazione sul tema dell'HIV o dell'Aids. Abbiamo ancora tanto da fare, e non parlo di ricerca e basta. Parlo anche del lavoro che dobbiamo fare come società.
Voto: 4/5


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