Recensione! The sun is also a star, N. Yoon

Secondo me, se eravate già sui social nel 2017 e vi nominassi "Il sole è anche una stella", sapreste tutti di cosa sto parlando. Finalmente ho letto anch'io questo libro, dopo aver letto Noi siamo tutto nel 2018. Quello era diventato uno dei preferiti dell'anno ma questo in che categoria finirà, tra i preferiti o i peggiori dell'anno?

The sun is also a star, Nicola Yoon
Tradotto in italiano come Il sole è anche una stella, Sperling & Kupfer
Anno: 2016
Trama: Natasha non crede né al caso né al destino. E neppure ai sogni: non si avverano mai. Sua madre dice che le cose succedono per una ragione. Ma Natasha è diversa. Crede piuttosto nella scienza e nella relazione causa-effetto. Ogni azione conduce necessariamente a un'altra e così via. Sono le azioni di ognuno a determinare il destino. Per intenderci, non è il tipo di ragazza che incontra un ragazzo carino in un polveroso negozio di dischi a New York e s'innamora di lui. Eppure è quel che accade, proprio a dodici ore dall'essere rimpatriata in Giamaica insieme alla sua famiglia. Lui si chiama Daniel. È il figlio perfetto, studente modello e sempre all'altezza delle molte aspettative dei genitori. Quando è con Natasha, però, tutto è diverso. Qualcosa in lei gli suggerisce che il destino abbia in serbo un che di speciale - per entrambi. Ed è come se ogni momento della loro vita li avesse preparati solo per vivere questo meraviglioso, singolo istante.
Recensione: Avevo aspettative altissime per questo libro: ha avuto un gran successo appena pubblicato, era uno dei libri più popolari su booktube, il titolo è bellissimo, la copertina pure...Ma quando ho iniziato a leggerlo, mi sono scontrata con la realtà: non mi è piaciuto così tanto. Da come scrive l'autrice, riusciamo a sentire la rabbia e la determinazione ma anche la freddezza di Natasha. Sentiamo il mondo in cui Daniel inizia a innamorarsi e il suo trasporto. Ma, personalmente, non sono riuscita a legare completamente con loro. Sono riuscita a capire i loro punti di vista, a sorridere per le stranezze di Daniel (soprattutto perché era il personaggio con cui avevo più cose in comune) ma non sono riuscita a sentirmi completamente coinvolta. I temi importanti, all'infuori dell'amore a prima vista, ci sono: l'essere immigrati clandestini in America, o semplicemente essere immigrati o figli di persone sfuggite da situazioni orrende nella speranza di avere una vita migliore altrove, l'impatto che abbiamo sulle vite degli altri e viceversa...tutti argomenti interessanti ma non affrontati a dovere. Ho faticato a proseguire a un certo punto, mi ha aiutato avere un sacco di tempo da dover aspettare in attesa di qualche risposta importante. Purtroppo questo libro non ha sortito su di me lo stesso magico effetto che ha avuto Noi siamo tutto, che mi ha trascinato in una storia insolita ma intensa. 
In più, in questo romanzo, all'infuori dei capitoli dedicati ai protagonisti, ci sono approfondimenti sulla cultura, su altri personaggi e mi è piaciuto ma mi ha aiutato ancora meno a legare con Natasha e Daniel. Il finale è bellissimo, e per fortuna, e ha migliorato il mio punto di vista nei confronti del romanzo. 
Posso dire però che non mi è dispiaciuto e che ho amato tanto l'idea di destino che ha soprattutto Daniel e la storia è stata costruita incastrando davvero ogni particolare. 
Voto: 3/5

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