Agosto mi ha portato tanti libri - D come danni: agosto 2024

A volte succedono delle cose che ti spingono a prendere dei libri. Una casa editrice ha gli sconti. Una collega ti consiglia un libro...insomma, si arriva al punto a cui arrivo sempre io: con tantissimi libri nuovi da mostrarvi. Ho deciso di dividere il mese di agosto da quello di settembre perché a settembre c'è stato il Festivaletteratura (MN) e ho fatto molti danni. Ma li vedrete presto! 
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Il primo evento con cui apriamo le danze è stata la mega promozione della Newton Compton Editori, che ha messo tutto il catalogo digitale a 0,99 per ebook. Mi sono presa La piccola libreria dei segreti di Jenny Colgan (di cui stavo leggendo un libro in inglese). La trama è questa: Quando il grande magazzino della cittadina scozzese in cui vive chiude i battenti, Carmen si ritrova all’improvviso senza lavoro, con pochi soldi in tasca e nessuna valida alternativa. Sua sorella Sofia le offre un’opportunità che potrebbe fare al caso suo: c’è una piccola libreria nel centro storico di Edimburgo che è a corto di personale. Carmen potrebbe trasferirsi temporaneamente a casa di Sofia, nella stanza degli ospiti, e vedere come va. Per Carmen non è facile prendere una decisione: chiedere aiuto non è mai stato il suo forte e accettarlo proprio da sua sorella, così diversa da lei, le pare una sconfitta. Però il tempo stringe e le opzioni scarseggiano, così un mese prima di Natale Carmen arriva nell’innevata Edimburgo e inizia a lavorare nella storica libreria del signor McCredie. Non sa ancora che la libreria è sommersa dai debiti e le vendite natalizie sono l’ultima possibilità per scongiurare la chiusura… A complicare le cose ci sono Blair e Oke, due clienti davvero speciali, che confondono i suoi sentimenti e si contendono il suo cuore. Carmen sa bene che servirà ben più di un miracolo per salvare la piccola libreria – e il suo cuore –, ma forse questo Natale potrebbe riservarle una dolce sorpresa.
È un libro natalizio e l'ho preso a fine luglio ma sapete che amo i libri natalizi. E le librerie. E le storie d'amore nei piccoli paesini. Insomma, promette bene. 

Ho preso in scambio due libri su bookmooch. Il primo è Il terzo gemello di Ken Follett, pubblicato da Mondadori. La trama è questa: Ambientato negli Stati Uniti di fine anni Novante, tra Washington e Baltimora, è la storia di una giovane scienziata che mette a repentaglio la sua carriera e la sua vita per scoprire un intricato complotto che coinvolge grandi interessi finanziari, ragioni politiche e motivazioni ideologiche, intorno a un segretissimo esperimento di ingegneria genetica.
Da quant'è che non leggo un thriller? Non ve lo so dire neanch'io ma, essendomi stato consigliato da Antonella (collega e mamma d'ufficio che mi sopporta e supporta anche fuori dall'orario di lavoro), non potevo non prenderlo!


Dallo stesso utente ho preso anche La tregua di Primo Levi, pubblicato da Einaudi. Questa è la trama: Diario del viaggio verso la libertà dopo l'internamento nel Lager nazista, La tregua, seguito di Se questo è un uomo, più che una semplice rievocazione biografica è uno straordinario romanzo picaresco. L'avventura struggente tra le rovine dell'Europa liberata - da Auschwitz, attraverso la Russia, la Romania, l'Ungheria, l'Austria, fino a Torino - si snoda in un itinerario tortuoso, punteggiato di incontri con persone appartenenti a civiltà sconosciute, e vittime della stessa guerra: da Cesare, "amico di tutto il mondo", ciarlatano, truffatore, temerario e innocente, al Moro di Venezia, il gran vecchio blasfemo che sembra uscito dall'Apocalisse, a Hurbineck, il bimbo nato ad Auschwitz, "che non aveva mai visto un albero", alle bibliche tradotte dell'Armata Rossa in disarmo. L'epopea di un'umanità ritrovata dopo il limite estremo dell'orrore e della miseria.
Ho letto Se questo è un uomo una vita fa, mi sono anche separata dalla mia copia perché è stato come prendere una sfilza di pugni nello stomaco, leggerlo. Ma volevo assolutamente continuare a leggere la testimonianza di quest'uomo che ha sofferto così tanto. So già che sarà difficile ma ci tengo molto. 

Sono stata al supermercato e cosa c'era in cassa? Libri in offerta! Ho sgridato una delle cassiere (scherzo, sono fantastiche!). Mi sono presa Pausa caffè con gatti di Charlie Jonas, pubblicato da Garzanti. La trama è questa: Cerca il tuo tavolino preferito. Accomodati, ordina un caffè e gusta un dolce. Scegli un libro dagli scaffali. Lascia che il gatto si avvicini a te. Ora puoi cambiare la tua vita.
Si aggirano furtivi tra i tavolini, dormono sugli scaffali, usurpano le sedie più comode. Sono loro i veri padroni della caffetteria più famosa della città: i gatti, come la dolce e bianca Mimi. Sarà forse per questo che lì succedono cose straordinarie. Al suono delle fusa tutto sembra più semplice, ogni scelta meno ardua, ogni errore meno irrimediabile. Perché tutti hanno ostacoli da superare e scuse da fare, ma i gatti ci aiutano a trovare il coraggio di cambiare. Basta poco perché tutto accada: si sceglie il tavolo preferito, si ordina un caffè e una fetta di dolce, si prende un libro dagli scaffali. Ma soprattutto si segue una regola: aspettare. Aspettare che gli strambi avventori dal passo felpato decidano di avvicinarsi. Perché, si sa, è inutile chiamare un gatto: verrà solo quando lui vorrà. È così per Maxie che non è mai riuscita a capire quale sia il suo sogno nel cassetto, o Leonie che non dice la verità per non ferire una persona cara. Poi c’è Paul che vorrebbe tanto abbracciare sua figlia Emma, che si sente spesso sola. Per loro la caffetteria è l’unico posto in cui tutto sembra di nuovo possibile. In cui il passato può servire per cambiare il presente. Se ne esce diversi, più forti, più ottimisti. In fondo, niente di quello che si è fatto o detto è imperdonabile. E dove c’è un rimorso c’è sempre una seconda occasione. Mimi e i suoi amici sono lì per ricordarcelo: nulla è mai perduto per sempre.
Gatti e libri? È assolutamente il mio libro! In più l'ho preso in una giornata proprio no quindi era destino che venisse a casa con me. 

Ad agosto, sempre in quel supermercato, ho recuperato anche Storia di una balena raccontata da se stessa di Luis Sepulveda, nell'edizione economica di TEA. La trama è questa: Da una conchiglia che un bambino raccoglie su una spiaggia cilena, a sud, molto a sud del mondo, una voce si leva, carica di memorie e di saggezza. È la voce della balena bianca, l’animale mitico che per decenni ha presidiato le acque che separano la costa da un’isola sacra per la gente nativa di quel luogo, la Gente del Mare. Il capodoglio color della luna, la creatura più grande di tutto l’oceano, ha conosciuto l’immensa solitudine e l’immensa profondità degli abissi, e ha dedicato la sua vita a svolgere con fedeltà il compito che gli è stato affidato da un capodoglio più anziano: un compito misterioso e cruciale, frutto di un patto che lega da tempo immemore le balene e la Gente del Mare. Per onorarlo, la grande balena bianca ha dovuto proteggere quel tratto di mare da altri uomini, i forestieri che con le loro navi vengono a portare via ogni cosa anche senza averne bisogno, senza riconoscenza e senza rispetto. Sono stati loro, i balenieri, a raccontare finora la storia della temutissima balena bianca, ma è venuto il momento che sia lei a prendere la parola e a far giungere fino a noi la sua voce antica come l’idioma del mare.
Mi sembra che sia l'ultima favola che mi rimane da recuperare di questo scrittore ma non ne sono completamente sicura. Vi lascio qui la recensione della racconta che ho letto in precedenza! 


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