Recensione! Le buone maniere, D. Cuello

Per la seconda settimana di fila, vi parlo di un fumetto ma, se siete qui da un po', saprete che Daniel Cuello non è un nome nuovo per questo blog. Ho già letto due delle sue opere, Mercedes e Residenza Arcadia (trovate trame e recensioni cliccando sui rispettivi titoli). 

Le buone maniere, Daniel Cuello
Anno: 2022
Casa editrice: Bao Publishing
Trama: Perso nei corridoi di un vetusto edificio della Pubblica Amministrazione, c’è l’Ufficio 84. I suoi impiegati si occupano di assicurarsi che qualunque scritto generato nella nazione non possa turbare la serenità del Partito. Dai testi delle canzoni alle bozze dei romanzi, dai giornalini parrocchiali ai testi tecnici e scolastici, tutto passa per le loro mani, affinché si attenga alle regole di un mitico Vademecum, che nessuno fa a tempo a leggere prima che venga aggiornato, diventando sempre più censorio e limitante. Tra il giorno in cui inizia questa storia e il giorno in cui finisce, trascorrono ventidue anni. Nello sguardo di Teo Salsola, il direttore dell’Ufficio 84, li vedrete tutti, quegli anni, e tutti quelli venuti prima. Persosi nel concetto stesso di burocrazia per non essere riuscito mai a immaginarsi realmente un ribelle, il Direttore Salsola anestetizza i propri giorni nella speranza di non ritrovarsi mai. Ovviamente fallirà, e quando si ritroverà nulla sarà più lo stesso, e le conseguenze della sua presa di coscienza saranno epocali, non solo per lui.
Recensione: Sapevo che questo graphic novel era legato agli altri due che ho letto quindi sapevo in che mondo sarebbe stato ambientato. Io non ho letto i precedenti in ordine di uscita (ho letto prima Mercedes e poi Residenza Arcadia) ma, in tutta onestà, mi sento di consigliarvi di leggerli comunque in quest'ordine. A me ha permesso di capire un po' meglio come funzionavano le cose nel mondo distopico creato da Cuello (che poi, è veramente distopia? Io penso di sì ma non sono sicura che sia la definizione migliore). 
La prima parte mi è sembrata lo stesso un po' difficile da comprendere. Ci si fionda direttamente nella vita di tutti i giorni dell'Ufficio 84, che censura tutto ciò che viene scritto e reso pubblico. La seconda parte, dedicata a ciò che accade 22 anni dopo la promozione di Teo Salsoia, è stata molto più piacevole da leggere. Cuello ha la capacità di trasmettere l'angoscia e l'inquietudine di questo mondo in cui vige una dittatura che tende a reprimere tutti (ovviamente, è quello che fanno le dittature). Però i sentimenti e la coscienza fanno fatica ad essere repressi veramente. Sono parti del nostro essere umani. L'autore quindi si impegna a trasmettere anche ciò che provano i suoi personaggi. Teo è forse il più insicuro e fragile tra tutti i protagonisti dei suoi fumetti ed è ciò che mi ha colpito di più. Cuello mira sempre a svelare la vulnerabilità dei suoi personaggi, un pezzettino alla volta. Ed è una delle tante cose che adoro di lui. A me è piaciuto tantissimo anche questo, nonostante la difficoltà della prima parte. 
Voto: 4/5

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