Recensione! La psichiatra, W. Dorn

Da quanto tempo non leggevo un thriller? Non lo ricordo neanch'io! Ho questo libro dal 2018 ma finalmente sono riuscita a leggerlo ed è stata una vera e propria avventura.

La psichiatra, Wulf Dorn
Tradotto da Alessandra Petrelli
Anno: 2010
Casa editrice: Corbaccio (io ce l'ho nell'edizione di RCS MediaGroup, 2018
Trama: Ellen Roth lavora come dottoressa in un ospedale psichiatrico. Ogni giorno si scontra con l'umanità più reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Ma c'è un caso a cui non era preparata: quello della paziente della stanza numero 7, ritrovata rannicchiata a terra, terrorizzata, dopo essere stata seviziata. Chiusa in se stessa, la donna mugola parole prive di senso e parla dell'Uomo Nero che la sta cercando. E che, preso, prenderà anche lei, Ellen. Il giorno dopo la paziente scompare misteriosamente dall'ospedale, senza lasciare alcuna traccia, e per Ellen è l'inizio dell'incubo: si mette infatti alla disperata ricerca della donna, ma si ritrova ben presto intrappolata in un gioco macabro dal quale non ha scampo. Non sa chi sia quella donna, né cosa le sia successo, e vorrebbe scoprire chi si nasconde davvero dietro l'Uomo Nero. Ma mentre viene risucchiata da una spirale di violenza, paranoia e angoscia, Ellen non può fare altro che cercare di ricostruire i pezzi di un puzzle diabolico. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine.
Recensione: Ho già letto un libro di Dorn in passato, Il superstite (trama e recensione le trovate cliccando sul suo titolo!), che considero il mio primo vero thriller. Mi piacque, nonostante la sua crudezza. Quindi, quando uscirono questi thriller nella serie Thriller psicologici di Oggi/Corriere della sera, ne ho approfittato e ho recuperato questo, che però ho letto solo ora. Fin da subito ho ritrovato lo stile estremamente scorrevole che avevo ritrovato anche nel primo libro che ho letto di questo autore. Ha uno stile che ti spinge proprio a continuare a leggere, anche all'inizio, quando tutto è ancora tranquillo. 
Inizia parlando di questa psichiatra e del suo lavoro in questa clinica, la Waldklinik e, di conseguenza, cosa significa avere a che fare con pazienti anche molto problematici. Lo trovo molto affascinante, sono da sempre interessata alla psicologia quindi mi piace leggere di come funziona la mente, della sua prevedibilità che, talvolta, risulta imprevedibile in un primo momento e incredibile. Essendo un thriller, c'è una buona creazione dell'atmosfera, che è importantissimo per questo genere. Assistiamo ad eventi che sembrano essere una creazione della mente umana più che la realtà e l'autore riesce a ingannarci, in qualche modo, facendoci credere ciò che vuole e portandoci piano piano dove dobbiamo arrivare. 
Certe scene erano veramente assurde e l'intera storia ha sicuramente dell'incredibile, tant'è che avevo capito qualcosa su ciò che avremmo scoperto arrivando alla fine ma non tutto quindi sono rimasta molto stupita dal finale. 
Anche se non è un libro perfetto perché tende a farci sentire confusi (che penso sia una cosa potenzialmente positiva per un romanzo di questo genere), non mi veniva voglia di metterlo giù. Non mi ha impressionata tanto, per quanto riguarda le scene "peggiori", il che mi stupisce perché mi ritengo molto sensibile. Ve lo consiglio assolutamente, se siete fan del genere. 
Voto: 4/5

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