Recensione! Son, L. Lowry e considerazioni sulla saga di The giver
Benvenuti o bentornati qui per la prima recensione dell'anno, anche se parliamo dell'ultimo libro che ho letto nel 2024. Ho finito una saga! Dopo otto anni dall'inizio della lettura ma questo è un dettaglio trascurabile.
Trovate le recensioni dei volumi precedenti cliccando sui seguenti titoli: The giver - Gathering blue - Messenger
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Questa recensione cercherà di essere senza spoiler ma non posso garantirlo!
Son - Il figlio, Lois Lowry
Casa editrice: Harper Collins (in italiano, la saga è stata tradotta e pubblicata da Giunti)
Casa editrice: Harper Collins (in italiano, la saga è stata tradotta e pubblicata da Giunti)
Anno: 2012
Trama: Questa è la storia di Claire, ma anche di Gabe, Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica di The Giver.
Son è diviso in tre parti: Prima, Durante e Oltre (in inglese, rispettivamente: Before, Between e Beyond). La prima parte ci vede di nuovo nella comunità di Jonas, prima della sua nomina come Ricevitore di memorie. La protagonista è la giovane Claire. Ho amato poter rivivere in quella comunità tremenda vedendola con occhi diversi, con quella di un personaggio completamente diverso. Mi è piaciuto perché Claire è una ragazza speciale se pensiamo alla comunità ma completamente normale, per noi. Ho apprezzato la sua non così banale differenza dagli altri membri e gli errori della comunità, così evidenti arrivati a questo punto della saga.
La seconda parte mi è piaciuta di meno ma solo perché è veramente una parte di transizione. Claire è in una situazione completamente sconosciuta anche per noi lettori. Siamo in una comunità che non abbiamo mai incontrato ma anche questo mi è piaciuto. Però, essendo una parte un po' lenta, che richiede la stessa pazienza che sarà servita alla protagonista per cambiare, risulta noiosa. Soprattutto l'ultimo pezzo finale di questa sezione, in cui si parla di una sorta di viaggio (mi sto davvero sforzando per non fare spoiler).
L'ultima parte è stata bella, mi è sembrata molto più veloce data la noia degli ultimi capitoli che la precedevano. È stata dolce. Mi ha dato un finale che mi ha fatta sospirare dal sollievo. Un finale in cui tutte le storie che fino a quel momento si erano intrecciate, anche solo brevemente, si univano per sconfiggere il Male. È stato davvero bello. Mi ha regalato la pace che volevo per questi personaggi. Jonas si riconferma il mio personaggio preferito.
Lo stile narrativo mi è piaciuto anche se, pur essendo una saga per ragazzi, ho incontrato tantissime parole che non conoscevo. In più quest'ultimo volume è molto più maturo dei precedenti. In tutti si parla di amore, connessione tra persone e con la natura e c'è quel piccolo elemento magico che non fa per niente male alla storia. Ho pensato che l'autrice potesse aver preso ispirazione dalla dottrina cattolica perché alcuni aspetti mi hanno fatto pensare a questo, tra cui la devozione nei confronti della famiglia e la sconfitta del Male da parte del Bene e di tutto ciò che lo rappresenta.
Ho amato questa saga e sono dispiaciuta sapendo che è poco famosa nel nostro Paese. In più possiamo dire che l'ultima edizione non è molto carina? Sarà che l'art deco non mi fa impazzire ma...le copertine in quello stile minano veramente il significato delle copertine originali, che riportavano il collegamento all'elemento naturale nella storia. Pazienza, vi consiglio di leggerla comunque.
Trama: Questa è la storia di Claire, ma anche di Gabe, Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica di The Giver.
Claire ha 14 anni, le è stato assegnato il ruolo di «Anfora» e ora sta per partorire. Nessuno le ha spiegato niente al Villaggio, dove i dolori del parto sono minimizzati come un breve «fastidio». Nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere il suo «Prodotto». Così tutto sarà più semplice, la rassicurano i medici. Invece Claire subisce il primo cesareo della Comunità e viene «decertificata» e assegnata alla piscicoltura. I dottori perdono interesse per lei e dimenticano di prescriverle il medicinale obbligatorio che reprime ogni pulsione ed emozione. Claire è sconvolta da una sensazione di perdita: il suo unico scopo è trovare suo figlio. Al vivaio ittico incontra la ciurma della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato «mare», e sarà proprio il mare a portarla dove vuole arrivare.
Recensione: Questo è l'ultimo libro, ed il più grande, della saga di The giver. L'ho letto per la prima volta a differenza dei precedenti, che ho riletto in occasione della lettura di questo volume. Non sapevo cosa aspettarmi perché ho amato il primo, il secondo l'ho trovato un po' noiosetto durante la rilettura ed infine, rileggere il terzo mi ha fatto pensare di aver letto un altro libro la prima volta perché non me lo ricordavo così. Anzi, non me lo ricordavo quasi. Son è diviso in tre parti: Prima, Durante e Oltre (in inglese, rispettivamente: Before, Between e Beyond). La prima parte ci vede di nuovo nella comunità di Jonas, prima della sua nomina come Ricevitore di memorie. La protagonista è la giovane Claire. Ho amato poter rivivere in quella comunità tremenda vedendola con occhi diversi, con quella di un personaggio completamente diverso. Mi è piaciuto perché Claire è una ragazza speciale se pensiamo alla comunità ma completamente normale, per noi. Ho apprezzato la sua non così banale differenza dagli altri membri e gli errori della comunità, così evidenti arrivati a questo punto della saga.
La seconda parte mi è piaciuta di meno ma solo perché è veramente una parte di transizione. Claire è in una situazione completamente sconosciuta anche per noi lettori. Siamo in una comunità che non abbiamo mai incontrato ma anche questo mi è piaciuto. Però, essendo una parte un po' lenta, che richiede la stessa pazienza che sarà servita alla protagonista per cambiare, risulta noiosa. Soprattutto l'ultimo pezzo finale di questa sezione, in cui si parla di una sorta di viaggio (mi sto davvero sforzando per non fare spoiler).
L'ultima parte è stata bella, mi è sembrata molto più veloce data la noia degli ultimi capitoli che la precedevano. È stata dolce. Mi ha dato un finale che mi ha fatta sospirare dal sollievo. Un finale in cui tutte le storie che fino a quel momento si erano intrecciate, anche solo brevemente, si univano per sconfiggere il Male. È stato davvero bello. Mi ha regalato la pace che volevo per questi personaggi. Jonas si riconferma il mio personaggio preferito.
Lo stile narrativo mi è piaciuto anche se, pur essendo una saga per ragazzi, ho incontrato tantissime parole che non conoscevo. In più quest'ultimo volume è molto più maturo dei precedenti. In tutti si parla di amore, connessione tra persone e con la natura e c'è quel piccolo elemento magico che non fa per niente male alla storia. Ho pensato che l'autrice potesse aver preso ispirazione dalla dottrina cattolica perché alcuni aspetti mi hanno fatto pensare a questo, tra cui la devozione nei confronti della famiglia e la sconfitta del Male da parte del Bene e di tutto ciò che lo rappresenta.
Ho amato questa saga e sono dispiaciuta sapendo che è poco famosa nel nostro Paese. In più possiamo dire che l'ultima edizione non è molto carina? Sarà che l'art deco non mi fa impazzire ma...le copertine in quello stile minano veramente il significato delle copertine originali, che riportavano il collegamento all'elemento naturale nella storia. Pazienza, vi consiglio di leggerla comunque.
Voto: 4/5
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