Disperatamente abbandonati #4 - i libri che non sono riuscita a terminare

Ahimè, anche quest'anno mi tocca scrivere questo post (tristissimo). Purtroppo per me esistono libri che non vale la pena portare a termine. Nella speranza di non allungare ulteriormente la lista, iniziamo con quella di questo primo semestre. Auguratemi di non trovare libri così brutti nei prossimi sei mesi.

Cadavere non identificato, Patricia Cornwell
Trama: Al Deep Water Terminal di Richmond, in un container di un cargo proveniente da Anversa, viene rinvenuto un cadavere maschile in avanzato stato di decomposizione. L'autopsia, eseguita da Kay Scarpetta, non riesce a stabilire con precisione la causa della morte dell'uomo e la polizia non è in grado di identificarlo. Unica traccia, quella che potrebbe essere la firma dell'assassino su uno scatolone all'interno del container: Loup-Garou. Sarà proprio questa misteriosa scritta a portare Kay in Francia, dove l'Interpol sta indagando su una serie di omicidi riconducibili appunto a Loup-Garou, e che presentano raccapriccianti analogie. Strani peli ritrovati sulle vittime e rituali praticati sui loro corpi fanno pensare alla stessa mano criminale.
Motivi per cui l'ho abbandonato: Purtroppo questo libro non mi ha presa per niente. Sarà che era il decimo di una serie che non ho letto (il libro stesso mi è stato dato da altri quindi non l'ho scelto io) o per il fatto che non sono una grande amante dei gialli (a parte se si parla di serie tv), ma non ce l'ho fatta ad andare oltre la novantesima pagina. Penso che si concentrasse troppo sulla vita del medico legale che non sul caso stesso, infatti le pagine che ho letto parlavano in gran parte della vita della dottoressa che non del cadavere ritrovato. Per non parlare dei personaggi che ho trovato odiosi. I dettagli sul cadavere in decomposizione in compenso li ritrovo anche nei miei incubi. Ottimo.

Mi piaci da morire - L'amore non fa per me - L'amore mi perseguita, Federica Bosco
Trama: 
Monica è fragile e ingenua, intrepida e determinata. Ha trentuno anni, vive a New York ed è... cronicamente single! Ha un solo grande sogno nel cassetto: diventare una scrittrice. Convive con un gay e una cantante di colore esperta di astrologia e tutti gli appuntamenti al buio che gli amici le organizzano si rivelano sempre dei veri disastri. Fino al giorno in cui conosce Edgar, splendido principe azzurro. Si trasferisce con lui in Scozia e tutti i suoi sogni sembrano realizzarsi: vive con l’uomo che ama e il suo libro sta per essere pubblicato. Ma all’improvviso gli eventi precipitano: la convivenza mette in luce i “piccoli difetti” di Edgar, vivere con la suocera è insopportabile e il paese in cui abitano è sperduto nella brughiera. Il suo grande amore naufraga e Monica torna a New York più disillusa che mai, ma non immagina quali scherzi il destino abbia ancora in serbo per lei… Finalmente in un unico volume l’irresistibile trilogia delle (dis)avventure di Monica, che ha consacrato Federica Bosco come una tra le scrittrici più amate dalle donne italiane: una storia toccante e leggera di sentime nti e desideri al femminile.
Motivi per cui l'ho abbandonato:Non mi è piaciuto nulla del primo libro, figuratevi se mi veniva voglia di proseguire! La protagonista è odiosa: si lamenta di tutto quando molte delle sue disavventure capitano grazie a lei. La narrazione è troppo veloce e lo stile non mi è piaciuto per niente. Super bocciato.

Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? Antonio Dikele Distefano
Trama: 
"Scusami se hai conosciuto il peggio di me, se sono noioso, se ti ho fatta piangere davanti alle tue amiche mentre ero dall'altra parte della città, se attraversi la strada da sola, se rispondo 'Anche io' quando mi scrivi 'ti amo', quando sarebbe più giusto 'oggi di più', se non sono l'uomo giusto per tua madre, se ogni mio regalo risulta scontato, se quando facciamo l'amore ti bacio un po' di meno e me ne accorgo solo quando mi chiedi di baciarti un po' di più, se ho sempre la batteria scarica. Scusami se mi fai arrabbiare." C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amori, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili. Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti? è la vita di un ragazzo raccontata di getto, inseguendo le emozioni, passando da un'immagine all'altra. Pagine cariche di sentimento, frasi che colpiscono il cuore e destinate a essere scritte e riscritte. Un racconto fatto di momenti singoli, come singole canzoni, che insieme fanno la playlist di una vita. Motivi per cui l'ho abbandonato: Ho aspettato questo libro per due anni dato che, non solo l'autore era venuto a presentarlo nella mia città quand'ero ammalata, ma mi interessava pure. D'altronde chi è quell'altro pazzo che mette le canzoni all'inizio di una pagina? Eh ma non basta questo. Questo libro è un insieme confuso di frasi fatte che non sono comunque belle. Non ci ho quasi capito un bel nulla nel primo terzo del libro, figurarsi andare avanti.

Tutta colpa di un libro, Shelly King
Trama: È venerdì pomeriggio e, come ogni giorno, Maggie è andata a rifugiarsi nel suo posto preferito, la libreria Dragonfly di Mountain View, California. Accoccolata nella grande poltrona di liso velluto verde, circondata da pile di vecchi libri usati e con un romanzo d'avventura in grembo, Maggie legge di eccitanti scorribande e amori tempestosi. Fra gli scaffali polverosi riesce quasi a dimenticare di avere perso il lavoro e di avere il conto in banca quasi a secco. E oggi le capiterà fra le mani qualcosa di veramente speciale: una copia logora e ingiallita dell'"Amante di Lady Chatterley". Non si tratta di un libro qualsiasi, perché i margini delle pagine nascondono la corrispondenza di un uomo e una donna che non si conoscono, Henry e Catherine. Parole d'amore e corteggiamento, frasi piene di gentilezza e passione, fino all'ultimo messaggio, una richiesta di appuntamento... Chi sono i due? Saranno riusciti a trovare il coraggio di guardarsi negli occhi e rivelare la loro identità? Maggie si appassiona alla loro storia e vorrebbe saperne di più. Perché quelle parole piene di emozione lei le ha sempre lette nei libri, ma non immaginava che si potessero dire veramente. 0 almeno, lei non l'ha mai fatto. Ma la vita è pronta a sorprenderla, perché la libreria Dragonfly è in pericolo. All'angolo della strada si è aperta una nuova libreria di catena e i suoi libri intonsi e luccicanti minacciano di cancellare per sempre il segreto fascino delle pagine di un tempo.
Motivi per cui l'ho abbandonato:
se cliccate sul titolo, sarete ricondotti alla recensione. Mi spiace ma è stato successivo ai due precedenti. Ed è stato un fiasco uguale.

Odiare, Amare, Baciare, Ella Gai
Trama: 
Una semplice coincidenza? Uno scherzo del fato? Anna Monforti ha vent’anni, studia architettura, gioca a pallavolo e passa il tempo libero con la sua migliore amica Emanuela, con cui ha un legame speciale: tra loro si chiamano Nanà e Nunù. Andrea Preziosi è un uomo sui quaranta, imprenditore di successo, e playboy incallito. Pensa che le donne vadano solo usate e poi gettate, che il sentimento procuri solo guai e non pensa ad altro che a se stesso e al suo piacere. Mentre Anna sta andando agli allenamenti, Andrea rischia di metterla sotto con l’auto. È solo un attimo, ma il risultato è già l’inizio di qualcosa di sconvolgente. Anche se si detestano immediatamente. E invece, il destino beffardo li farà incontrare una seconda e poi una terza volta. Ma saranno loro stessi gli artefici del proprio futuro, oppure è tutto già scritto? E quel sentimento di odio e disprezzo che provano l’uno per l’altra si trasformerà in fiducia, rispetto e forse anche amore?

Motivi per cui l'ho abbandonato:
 Ecco cosa ci ho trovato: personaggi stupidi, sessismo a livelli estremi, ignoranza, menefreghismo, sdolcinatezza...ma aveva anche dei difetti. Tipo l'essere davvero penoso.

Un giorno, David Nicholls
Trama: È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a sé l'intera vita, da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba di una vita nuova.
Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si dicono addio per la 
prima volta. Le loro strade si separano, lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di cambiare il mondo. Emma si sposterà a Londra, farà la cameriera in un pessimo ristorante messicano e prenderà due decisioni importanti: diventare insegnante e andare a vivere con il suo ragazzo, Ian, un comico che non riesce a strappare una risata. Nel frattempo Dexter, grazie alla sue conoscenze e alle possibilità economiche, entra nell'industria della spettacolo. Presenta un programma televisivo di dubbio gusto, assieme a una donna con cui si trova a uscire fin troppo spesso. È diventato dipendente dalle droghe, dal sesso facile e dalle celebrità di terza categoria che frequentano il suo mondo. Ma ogni 15 luglio c'è un momento speciale per entrambi: dove sarà Emma, cosa farà Dexter? Per venti anni, in quel giorno, si terranno in contatto. Nel corso di venti anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo insieme.
Motivi per cui l'ho abbandonato: I motivi sono così tanti che non so da quali iniziare. odio Dexter: è interessato solo a non far niente di impegnativo, fare sesso, bere e fumare. Emma è intelligente, ha tanti ideali ma non riesce mai a concludere niente di concreto. E' un libro demotivante al massimo: due individui che non riescono nemmeno a essere più che semplici amici come vorrebbero e che non concludono niente di concreto non sono esattamente un buon esempio. Arrivata a metà non avevo neanche capito minimamente dove fosse il lato positivo in tutto questo. In più in certe parti, era decisamente confuso a livello narrativo. Dato che lo scrittore scriveva solo cosa facevano in quel giorno dell'anno più i pochi successivi, potevi capire che qualcosa era cambiato ma non tutto quello che c'era in mezzo. Deludente al massimo.

Per questa prima metà dell'anno abbiamo concluso. Vi ricordo di seguirmi sui social, i link li trovate nella barra sotto al titolo del Blog. A presto!

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