Recensione! Finché le stelle saranno in cielo, K. Harmel

Ho preso questo libro per caso, nel 2019. Ero in una libreria dell'usato a Verona e, prendendo tre libri, ne regalavano uno. Per qualche motivo ho scelto questo ma non l'ho mai letto fino a poco fa. Avrò scelto bene?

Finché le stelle saranno in cielo, Kristin Harmel
Titolo originale: The sweetness fo forgetting
Tradotto da: Sara Caraffini
Anno: 2012
Casa editrice: Garzanti
Trama: Da sempre Rose, nell'attimo prima della sera, nell'ora in cui il cielo si tinge di viola e arancione, volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella, anche adesso che la sua memoria sta svanendo, le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Hope non ha nulla in mano, se non un elenco di nomi, e una ricetta passatale dalla nonna, quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso. Una rivelazione. Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: l'Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli, tra Places de Vosges, la sinagoga e la moschea, che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.
Recensione: Mi piacciono molto i libri in cui passato e presente si riuniscono e ne avevo già letto uno con una trama simile, ma non mi era piaciuto moltissimo (il libro in questione è La figlia dei ricordi e cliccando sul titolo, potrete leggere trama e recensione). L'inizio di questo è stato un po' lento secondo me. Facevo fatica a interessarmi molto alle vite di Hope e Annie, a sopportare quest'ultima e a capire l'autocommiserazione di Hope. Rose mi è piaciuta fin da subito, anche perchè difficilmente le nonne nei libri mi deludono. Ho letto questo libro con la mia nonna e lo ha scelto lei come nostra lettura. La parte assurda per me è che Rose mi ricordava un po' la sua mamma, che ho avuto l'enorme fortuna di avere nella mia vita fino a pochi mesi dopo il mio quindicesimo compleanno. Quindi era difficile per me non essere emotivamente coinvolta quando si parlava di Rose.
Ho apprezzato moltissimo il discorso della cura del passato e dell'importanza del legame con la famiglia (sia nel senso di rimanere legato ai propri parenti, sia alle sue tradizioni). La ricostruzione storica è fatta molto bene: l'autrice deve aver svolto ricerche approfondite e aver incontrato molte persone legate agli eventi accaduti (ricercatori, storici, sopravvissuti). E' molto brava a narrare le storie dei personaggi, si vede che è anche un'inguaribile romantica a dire la verità. Avrei preferito saperne di più su alcuni personaggi che mi sembrano sviluppati solo superficialmente ma questo libro ha pochi difetti, secondo me. E' stato davvero emozionante e pieno di colpi di scena ben scritti. Il finale poteva essere più bello di così ma non possiamo avere la perfezione e soprattutto non posso spiegarvi cosa intendo perchè sarebbe spoiler. 
Preparate i fazzoletti e prendetene una copia anche voi. 
Voto finale: 5/5


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