Leggo tanto ma prendo anche tanti libri! - D come danni: febbraio 2025
Siamo sempre qui per parlare di libri che ho comprato, anche questa volta. Ve ne parlo anche su Youtube ma qui trovate le trame e i link alle recensioni di volumi precedenti, quando parlo di serie. Ma scegliete voi il modo che preferite per ricevere consigli librosi.
Il primo libro che ho recuperato a fine gennaio (oops, forse nel titolo ho dimenticato un mese!) è stato Era destino che t'incontrassi vol. 5 di Anashin, Edizioni Star Comics. Essendo il quinto volume, vi lascio il link per leggere la trama e la recensione del primo volume. Onestamente è una delle mie serie manga preferite, tra quelle che ho iniziato (ma ce n'è una che non mi piace, tra tutte quelle che sto portando avanti? No...).
In occasione delle uscite in edicola per il Giorno della memoria (quindi sempre a gennaio), ho preso La mia amica Anne Frank di Hannah Pick-Goslar, ripubblicato in formato tascabile da Mondadori. È l'autobiografia dell'autrice, sopravvissuta all'Olocausto, che ricorda - tra tutte le difficoltà affrontate - anche la sua amica Anne Frank. Tengo tanto alle testimonianze dei sopravvissuti quindi dovevo avere anche questo, a maggior ragione perché è un libro uscito recentemente e racconta una storia che in parte conosco, avendo già letto il Diario di Anne Frank. Dall'altra parte mi parlerà di una persona che è venuta a mancare da poco e della sua vita quindi sono felice di averlo recuperato.
Sono stata al Mantova Outlet (non ci andavo da quasi 13 anni, non sto scherzando) e ho visto che c'è una libreria Giunti. È piccina ma ha molti libri scontatissimi. Ho trovato Wonder: tutte le storie di R. J. Palacio, pubblicato da Giunti. In realtà ho Wonder in formato kindle (infatti ve ne ho parlato qui) ma volevo il volume che raccoglieva tutte le storie di Auggie e dei suoi amici. E l'ho trovato a un prezzo assurdo per un libro nuovo, dati i prezzi di ora: 5,97€. La libraia, inoltre, era simpaticissima e mi ha consigliato due uscite recenti di romanzi tradotti dal coreano che sono finiti nella mia lista dei desideri. Vi consiglio di farci un giro se potete, è uno dei pochi negozi che ho apprezzato del centro commerciale.
Dopo una lunga discussione su Threads (dove mi trovate sempre come lamenteaffilata), ho scaricato in formato kindle Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre, nell'edizione di Einaudi. La trama è questa: Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una fugace tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto che lega Danglars (il contabile del Pharaon), Fernand (il cugino di Mercédès, che è follemente invaghito di lei) e Caderousse (un sarto venale e insipiente) è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Ma l’amicizia con l’abate Faria, misterioso e provvidenziale compagno di carcere, lo porterà, dopo quattordici anni, a riguadagnare un’insperata libertà, accompagnata da una favolosa ricchezza. Da quel momento, Edmond avrà davanti a sé un solo scopo: la vendetta.
È un librone di più di 1200 pagine, eppure ne parlano tutti e molto bene (forse anche perché Rai ha rifatto la serie con attori di ogni nazionalità). Ho chiesto a mia nonna se conosceva la storia e mi ha detto di aver amato lo sceneggiato Rai del 1966 ma di non aver mai letto il libro. Lo leggeremo insieme? Lo leggerò da sola? Non lo so ma intanto l'ho scaricato (e recuperato, faticosamente, i dvd dello sceneggiato Rai per la nonna).
È un librone di più di 1200 pagine, eppure ne parlano tutti e molto bene (forse anche perché Rai ha rifatto la serie con attori di ogni nazionalità). Ho chiesto a mia nonna se conosceva la storia e mi ha detto di aver amato lo sceneggiato Rai del 1966 ma di non aver mai letto il libro. Lo leggeremo insieme? Lo leggerò da sola? Non lo so ma intanto l'ho scaricato (e recuperato, faticosamente, i dvd dello sceneggiato Rai per la nonna).
Il prossimo libro l'ho comprato perché stavo leggendo il primo di questa serie con la nonna e abbiamo pensato di poterci permettere di leggere due libri della stessa serie di fila, anche se in formati diversi. Il libro di cui vi parlo è Non c'è un cane di Malvaldi - Bruzzone, pubblicato da Mondadori e seguito di Chiusi fuori. Essendo un giallo per ragazzi ed essendo parte di una serie, non mi sembra giusto spoilerarvi nulla. Vi posso dire che questa serie parla di una famiglia, i Mantelli, composta da Zoe (14 anni), Achille (11), papà Albero e mamma Patrizia. Per lavoro, Alberto si sposta con tutto il resto della famiglia a Collerotondo, un paesino inventato della Toscana, dove non c'è niente e non succede niente. A parte qualche crimine ogni tanto in cui la famiglia verrà coinvolta in qualche modo.
Sono stata al supermercato vicino a casa due volte in giorni diversi e ho preso QUATTRO libri. Non mi pento di niente: c'era la promozione Extra del gruppo Mondadori quindi due libri costavano 12,9€. Alcuni erano già nella mia lista dei desideri, altri erano nel mio radar.
Il primo che ho scelto è stato Le ricette perdute del ristorante Kamogawa di Kashiwai Hisashi, pubblicato da Einaudi. La trama è questa: A Kyoto, alle spalle del tempio Higashi Hongan, al riparo dalle folate del monte Hiei, c'è un'osteria gestita da Kamogawa Nagare e dalla figlia Koishi. È qui che clienti abituali e avventori di passaggio approdano per chiedere ai proprietari, che hanno fama di investigatori di enigmi culinari, di rintracciare le loro ricette del cibi unici, stravaganti, legati a un periodo speciale della loro vita. Da un uomo vedovo che vuole riassaggiare gli udon che gli cucinava la moglie scomparsa, allo stufato di manzo che una vecchina ricorda di aver mangiato all'unico appuntamento, finito male, con il suo primo amore. Un omaggio nipponico all'importanza dei ricordi, delle tradizioni e, naturalmente, alla cucina. - Mi scusi, sa per caso se da queste parti c'è un ristorante? Si chiama Kamogawa .
- L'uomo gli indicò il lato destro della via. Kuboyama attraversò e si avvicinò. Quel luogo pareva quasi circonfuso da un'aura di calore umano. Quel tipico profumo da tavola calda che gli aleggiava intorno e l'eco delle risate che filtravano dall'ambiente interno costituivano un incantevole invito a entrare.
Ultimamente ho recuperato tanti libri giapponesi...ma non ne ho ancora letto uno! Anzi, a febbraio non ho neanche letto dei manga. Ma non per questo, ho smesso di comprarne. Prima o poi riuscirò a immergermi in queste storie che promettono magia e consolazione per i giorni no, come quella di questo libro.
L'altro romanzo che ho preso con questo è stato Tre ciotole di Michela Murgia, pubblicato da Mondadori. La trama è questa: S'innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi del nuovo, strabiliante libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. "Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita." A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d'orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo.
Nonostante io abbia seguito abbastanza Murgia, negli ultimi anni della sua vita, non ho mai letto nulla di suo. Non sapevo da cosa partire e il destino ha scelto per me. Mi aspetto che sia un libro intenso, anche se è breve.
La seconda volta che ho preso un libro che mi manca, tra quelli di una delle mie autrici preferite: Sono esaurita di Sophie Kinsella, pubblicato da Mondadori. La trama è questa: Cosa sta succedendo a Sasha? A trentatré anni ha un ottimo lavoro, almeno sulla carta, che però le toglie tutte le energie. Si sente terribilmente stanca, non frequenta più gli amici, di amore e sesso non vuole neanche sentir parlare, ha attacchi di panico e prova un senso di vuoto e di profondo disorientamento. In poche parole, non ce la fa più. È esaurita. Così un giorno, di punto in bianco, scappa a gambe levate dal suo ufficio determinata a non tornare indietro. Incoraggiata da sua madre e piena di buoni propositi, decide di partire per cercare di riprendersi dal burnout. Sceglie un posto che le è caro, un villaggio sulle coste del Devon dove ha passato con la famiglia i momenti più felici della sua infanzia. Una bella vacanza al mare fuori stagione è proprio quello che ci vuole. È febbraio, fa un freddo tremendo e l'hotel dei suoi ricordi non è più quello di un tempo, cade a pezzi ed è popolato da personaggi a dir poco stravaganti. Ma soprattutto Sasha deve condividere la spiaggia con Finn, l'unico altro ospite dell'albergo, un uomo scorbutico, insopportabile e stressato come lei. Non hanno niente da dirsi e si tengono alla larga fino a quando sulla sabbia compaiono dei messaggi misteriosi che potrebbero essere rivolti proprio a loro due.
Io adoro i libri di Sophie Kinsella. Potete trovare una sfilza di recensioni nell'archivio del blog. C'è addirittura un'etichetta tutta per lei. Quindi cosa potevo fare vedendo uno dei pochi romanzi che mi mancano in offerta, se non prenderlo?
L'ultimo libro che ho preso (e vi giuro che sarà l'ultimo per questo D come danni, non metto però un limite a livello temporale) è stato Mancherai all'infinito di Mattia Ollerongis, pubblicato da Sperling & Kupfer. La trama è questa: Dietro certi finali si nascondono magnifici inizi. Il tempo non basta per superare il dolore, si deve essere pronti a farlo. E per esserlo, per tornare a vivere, bisogna prima trattenere il respiro, immergersi e toccare il fondo. Lo sa bene Mattia, ventenne silenzioso, timido e pigro. È passato ormai un anno da quando tra lui e Anita, il suo primo grande amore, è finita e da allora non riesce a ritrovare le forze per affrontare la vita di ogni giorno, l'università e le responsabilità degli adulti. Mentre i suoi genitori sono via per il weekend, a loro insaputa torna a Valencia, dove era stato con lei per la loro unica, indimenticabile vacanza insieme. Non sa cosa sta cercando, né cosa troverà lì, ma spera che quel piccolo viaggio guarisca una volta per tutte le ferite del suo cuore. Di fronte a quel mare che insieme avevano ammirato, mano nella mano, Mattia riceverà una misteriosa lettera che forse potrà dargli le risposte che cerca. Perché a volte perdersi è l'unica strada per ritrovarsi.
Avevo letto la trama di questo libro anni fa e lo avevo messo nella lista dei libri in forse, su Goodreads. Dato che era in offerta, ho pensato che fosse un chiaro segno che dovevo prenderlo! Poi vi farò sapere, come per tutti gli altri libri.
Ecco, lo so cosa state pensando: che mi sono data da fare a spendere soldi in libri. Non li ho spesi solo in libri in realtà, ma sicuramente in tante cose per me! Ma cercherò di essere più brava nei prossimi mesi. Ci ritroviamo qui per parlarne però.
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