Pensate che avrei smesso di prendere dei libri? - D come danni: ott/nov 2025

Sono stata abbastanza brava dopo la follia del Festivaletteratura (che potete trovare qui) ma non significa che non siano arrivati dei nuovi libri in questa casa.
Ve ne parlo anche su Youtube

Il primo libro è arrivato da me dopo essere stato a casa del suo proprietario per anni e anni. Peccato che non sapeva di avere un gemello nella stessa casa. Mi spiego: abbiamo sistemato la libreria del mio ragazzo, io e lui, e si è accorto per la prima volta di possedere due copie de L'occhio del lupo di Daniel Pennac, nell'edizione di Tea. La trama è questa: Un lupo che ha vissuto una vita da lupo, braccato, fuggitivo nella gelida Alaska. Un ragazzo che viene dall'Africa Gialla, ha conosciuto l’Africa Grigia e l’Africa Verde, diventato un famoso narratore di storie. I due si ritrovano davanti alla gabbia di uno zoo, si fissano in silenzio. Il lupo, chiuso nella sua disperazione, guarda il mondo con un occhio solo. Allora anche il ragazzo, con estrema delicatezza, tiene chiuso uno dei suoi: attraverso queste due solitudini fluiscono le immagini e finalmente viene raggiunta la rasserenante pace dell'amicizia e della confidenza. 
Ne ho presa una copia perché a lui non ne servivano due e io non l'ho mai letto. Sono curiosa. 

Ho poi comprato due libri in formato digitale grazie alle offerte su Kobo. Sono entrambi saggi!

Il primo è La donna che ingannò il mondo di Nick Toscano e Beau Donnelly, pubblicato da Newton Compton Editori. La trama è questa: Belle Gibson ha convinto il mondo di essere guarita da un cancro terminale al cervello grazie a una dieta priva di carne, latticini e caffè. Quasi senza muoversi da Melbourne, è diventata un’eroina digitale nel mondo del wellness, seguita da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Ha stipulato contratti per libri dalla diffusione internazionale, ha venduto a ogni latitudine un’applicazione per smartphone di grande successo, si è arricchita. C’era solo un problema: non aveva mai avuto il cancro. La fama e la fortuna conquistate da Gibson in pochi mesi si sono sciolte come neve al sole insieme alle sue bugie, con cui ha infranto le speranze di tanti malati di tumore, e ingannato innumerevoli follower e grandi imprese come Apple e Penguin. Anche questo è possibile, nell’era dei social media.
Ho iniziato a leggere le anteprime dei libri e, mentre leggevo l'estratto da questo libro, ho capito che dovevo comprarlo. Non so nulla su questa storia ma mi attira anche se è più vicino al true crime, come sottogenere (che non ho mai letto). 

Ho comprato anche Un giorno diranno tutti di essere stati contro di Omar El Akkad, pubblicato da Feltrinelli. La sinossi è questa: Il 25 ottobre 2023, dopo tre settimane di devastanti bombardamenti su Gaza, Omar El Akkad pubblica in rete queste parole: “Un giorno, quando sarà sicuro, quando non ci sarà alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”. Il post viene visualizzato più di dieci milioni di volte. La sua veemente denuncia dell’ipocrisia dell’Occidente dinanzi al genocidio di Gaza, del tradimento della sua promessa di libertà e giustizia per tutti, suscita un’eco enorme. Un giorno tutti diranno di essere stati contro, il libro che El Akkad decide poi di scrivere dopo la morte di migliaia di donne e bambini nella Striscia, è la cronaca di quella promessa tradita, il resoconto della fine dell’idea che regole e principi, le “verità manifeste” della democrazia occidentale, servano davvero a combattere il male e non a preservare il potere. Se il male, infatti, non è semplicemente muovere guerra contro un nemico, ma annientare un popolo intero riducendolo a nuda vita priva di ogni dignità e pietà umane, Gaza è oggi uno dei nomi per designare il suo irrompere nel mondo, il nome di un genocidio imperdonabile sotto ogni riguardo. Disgusto o rabbia dinanzi a un simile evento non hanno senso in questo libro crudo, doloroso e vulnerabile, nutrito dalla certezza che vi saranno sempre esseri umani ritenuti non degni della promessa di libertà, non soltanto arabi o musulmani o immigrati, ma chiunque non rientri nella terra del privilegio chiamata Occidente. Nelle sue pagine, l’unica possibile risposta sta in una rottura totale con il credo dell’Occidente. La stessa rottura che risuona in ogni parte del pianeta, nelle strade delle grandi città, nei campus universitari, nelle scuole. E che, nella scrittura lucida di El Akkad, capace di mescolare racconti toccanti con spietate considerazioni sul linguaggio dei media, trova la sua più formidabile eco.
Lo ha presentato anche al Festivaletteratura e me ne ha parlato una mia amica quindi, anche se non era nella mia lista, l'ho comprato volentieri e non vedo l'ora di leggerlo. 

Sono stata alla Mondadori della città dove lavoro perché avevo una gift card di 10€. Volevo prendere un solo libro eppure...ne ho presi due. 
Il primo è La soluzione è sempre un gatto di Ishida Syou, pubblicato da Rizzoli, seguito di Un gatto per i giorni difficili (cliccando sul titolo, potrete leggere trama e recensione). Voglio dire, una clinica dove ti prescrivono un gatto se hai qualche problema? Portatemici subitoooo!

Ho preso anche Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher di Alice Guerra, pubblicato anche questo da Rizzoli. La trama è questa: Luigino, novantenne di Mestre che vive in compagnia delle sue galline, una mattina sparisce senza lasciare traccia. Un riluttante commissario siciliano, che odia il Veneto e sogna il trasferimento, sarà costretto a farsi carico delle indagini, ma la vera investigatrice - caparbia e inarrestabile come la sua mentore Jessica Fletcher - sarà una ragazza che si autoproclama "l'influencer di Mestre" e che non smette di ficcare il naso al bar, alle poste, al gingerino pomeridiano delle amiche della zia e, soprattutto, all'interno della stessa casa di Luigino.
Guidata dai principi e dagli insegnamenti della sua adoratissima Signora in giallo - tra "Anche la tua amica può essere un'assassina", "Se qualcosa non torna, è meglio ficcare il naso" e "Chi ha bisogno di dimostrare il proprio valore non vale poi molto" - della quale non perde una puntata, Alice inizia a scoprire qualcosa di più sulla vita e sul mondo di Luigino, che sotto molti aspetti sono simili ai suoi. Tra colazioni al bar per carpire informazioni ai vecioti di Mestre, goffi pedinamenti e scelte coraggiose (sul filo della legalità), Alice ci racconta anche un po' di sé: del disturbo d'ansia generalizzata di cui soffre, di come ha fatto in qualche modo i conti con questa realtà, di anni trascorsi a rincorrere le cose sbagliate e delle sue relazioni amorose disfunzionali.
Seguo Alice Guerra da anni, su Instagram e amo sia lei che i veneti in generali, col loro accento fantastico. Ho visto questo libro in formato flessibile e mi dispiaceva lasciarlo in libreria. Sarà tra le mie prossime letture. 

Sono stata anche da Libraccio a Mantova perché...perché no, dico io? 
Ho approfittato degli sconti Blackie per comprare Io che non ho conosciuto gli uomini di Jacqueline Harpman, di Blackie Edizioni. La trama è questa: In un bunker sotterraneo, trentanove donne sono tenute in isolamento in una cella. In superficie, un mondo le aspetta. È stato abbandonato? Devastato da un virus? Sorvegliate da guardie, le donne non hanno alcuna memoria di come sono arrivate lì, nessuna nozione del tempo, e solo un vago ricordo della loro vita precedente. Ma, mentre il ronzio della luce elettrica si fonde con la notte e gli anni passano, una giovane ragazza - la quarantesima prigioniera - siede sola ed emarginata in un angolo. Presto questa ragazza si rivelerà la chiave per la fuga e la sopravvivenza delle altre nello strano mondo che le attende in superficie. È lei la donna che non conoscerà mai gli uomini.
Di questo distopico parlano tutti! È un distopico con un titolo iconico. Dovevo recuperarlo. 

Ho preso Count five to dream of you di Machiko Kyo, pubblicato da Bao publishing. La trama è questa: Una storia modellata sul fenomeno musicale giapponese al femminile delle Tokyo Girls’ Style, nato nel 2009, che è diventato un vero e proprio culto e che ha ispirato anche un teen drama popolarissimo. Cosa comporta la fama precoce per cinque giovani adolescenti alle prese con i cambiamenti tipici della loro età? A cosa dobbiamo rinunciare per realizzare i nostri sogni? Ma cosa significa diventare a nostra volta il sogno di qualcuno?
È un manga sulle idol e a me piacciono le storie che parlano di persone famose o celebrità, anche non esistenti. La parte divertente? Non ascolto quasi mai artiste k-pop. Ogni tanto qualche cantante/gruppo maschile. 

Ho recuperato Unorthodox di Deborah Feldman, pubblicato da Simon & Schuster. La trama è questa: La comunità chassidica Satmar di Williamsburg, New York, si distingue fra i gruppi ultraortodossi ebraici per le sue regole severe. Poiché i Satmar vedono l'Olocausto come una punizione divina, per evitare che la Shoah si ripeta vivono un'esistenza schermata e scandita dai riti religiosi. La sessualità rappresenta un tabù, i matrimoni sono combinati e nella vita di tutti i giorni si parla yiddish, poiché l'inglese è proibito.
Deborah Feldman fatica ad adattarsi allo stile di vita severo e alla posizione inferiore della donna all'interno della comunità religiosa in cui nasce e cresce. Il suo senso di giustizia e la sete di conoscenza la portano a mettere in discussione il mondo che la circonda; in questo è rafforzata dalla letteratura, a lei proibita. Unorthodox è un memoir che racconta lo straordinario processo di emancipazione di una donna che riuscirà a trovare la propria identità, e con essa la libertà.
Ho visto la serie Netflix ispirata a questa storia vera non so quanti anni fa e desideravo tanto recuperare questo libro. La serie è molto tosta ma ve la consiglio. 

Ho comprato un ultimo libro, che cercavo da quando è stato pubblicato ed è Noi, i salvati di Georgia Hunter, pubblicato da Editrice Nord. La trama è questa: Per quanto tempo si può ignorare la realtà? Quanto si può continuare a parlare di feste e problemi di cuore, con la guerra che incombe? I fratelli Kurc hanno cercato di resistere fino all'ultimo: Addy aggrappandosi alla musica, Mila occupandosi della figlia appena nata, Genek aiutando gli altri grazie al suo lavoro di avvocato, Jakob rifugiandosi nei sogni e Halina nascondendo la paura dietro un atteggiamento da ribelle. Tuttavia, nel settembre del 1939, devono arrendersi all'evidenza: la Polonia non è più un posto sicuro per una famiglia di ebrei. Così, per sfuggire al nazismo, sono costretti a dividersi: chi prova a imbarcarsi per gli Stati Uniti, chi scappa in Russia, chi si nasconde in piena vista con una falsa identità ariana. Armati solo del proprio coraggio e della forza della disperazione, i fratelli Kurc dovranno adattarsi a questa nuova esistenza di clandestini, affrontando la fame e il freddo, la solitudine e le persecuzioni, senza sapere se il prossimo passo li farà cadere tra le mani del nemico o più vicini a un porto sicuro da chiamare casa. Eppure nessuno di loro perderà mai la speranza, un giorno, di potersi ritrovare intorno a un tavolo e brindare a loro, i salvati...
Costava pochissimo quindi, anche se ha la copertina rigida, è venuto a casa con me. Sarà tosto perché è ispirato a una storia vera.


Per questa volta, è tutto. Ma presto ci rivedremo! 

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