i Disperatamente Abbandonati e le Delusioni del 2025!
Car* lettor*, volete sapere quando ho iniziato a scrivere questo post? Ad aprile, dopo aver abbandonato tre libri in una settimana/dieci giorni. Sono diventata più puntigliosa? Non mi sembra che i miei gusti siano cambiati. Al massimo, leggo più volentieri qualsiasi cosa. Ma non è tutto adatto a me. Trovate il post anche su Youtube!
Il primo libro che ho abbandonato è stato L'ultimo treno per Istanbul di Ayşe Kulin, pubblicato da Newton Compton Editori. La trama è questa: Selva è la figlia dell'ultimo pascià ottomano della Turchia e può avere qualunque uomo desideri. Eppure ha occhi solo per Rafael Alfandari, un ragazzo ebreo, figlio del medico di corte. Nonostante l'opposizione delle loro famiglie, che non vedono di buon occhio l'unione tra due mondi così diversi, i giovani amanti si sposano di nascosto e scappano a Parigi per farsi una nuova vita. Ma quando i nazisti occupano la Francia, la coppia in esilio imparerà sulla propria pelle che niente - né la guerra, né la politica, né la religione - può spezzare gli antichi legami di sangue. Grazie all'aiuto dei coraggiosi diplomatici turchi, infatti, organizzeranno un piano per mettere in salvo i membri della famiglia Alfandari e molti altri ebrei. Insieme, saranno costretti ad attraversare un continente in guerra, a entrare in territorio nemico e rischiare tutto nel disperato tentativo di ritrovare la libertà.L'ho abbandonato circa a pagina 83 perché era interessante la parte sul contesto storico ma i vari personaggi mi risultavano tutti poco meritevoli della mia attenzione, chi per via della monotonia nelle loro descrizioni, chi per il loro comportamento. Peccato, proprio perché affrontava tematiche che non avevo ancora ritrovato in un romanzo storico (ovvero, il ruolo della Turchia nella Seconda Guerra Mondiale).
Il secondo libro che ho abbandonato è stato Va', metti una sentinella di Harper Lee, pubblicato da Feltrinelli. La trama è questa: Maycomb, Alabama. La ventiseienne Jean Louise Finch – “Scout” – torna a casa da New York per visitare l’anziano padre, Atticus. Ambientato sullo sfondo delle tensioni per i diritti civili e il trambusto politico che negli anni cinquanta stanno trasformando il Sud degli Stati Uniti, il ritorno di Jean Louise prende un sapore agrodolce quando viene a sapere verità inquietanti sulla sua famiglia, sulla cittadina e sulle persone che le sono più care. Tornano a galla ricordi dell’infanzia, e i suoi valori e convincimenti sono messi seriamente in discussione.
Seguito (nonostante sia stato scritto - e rifiutato da diverse case editrici - prima) de Il buio oltre la siepe, il libro ci mostra una Scout cresciuta, una famiglia Finch diversa da quella che avevamo già conosciuto ma una Maycomb che non sembra essere andata veramente avanti. Sono riuscita a resistere circa 70 pagine ma ho ceduto comunque perché non sembrava avere una trama. Mi davano fastidio tutti i personaggi, specialmente Scout che era la protagonista. Non ho capito il senso del libro ma ho capito perché è stato rifiutato.
L'ho abbandonato perché mi irritava il modo in cui è scritto. Tra l'altro l'avevo comprato da poco, quando l'ho preso in mano per leggerlo. L'anno scorso vi ricordate che ho bocciato Quella vita che ci manca, Da dove la vita è perfetta e abbandonato Tutta la vita che vuoi? Ecco, ho abbandonato questo perché ho già avuto una brutta esperienza con loro tre e non aveva senso leggere un altro libro che mi sembrava scritto alla stessa maniera.
A giugno, ho abbandonato Innamorarsi a New York di Melissa Hill, pubblicato da Newton Compton Editori. La trama è questa: Una vita piena di impegni; una continua corsa contro il tempo, un lavoro da avvocato che non le concede tregua: questa è la vita di Abby. E se un giorno, improvvisamente, fosse costretta a fermarsi? Per un banale incidente, mentre sta correndo, batte la testa e quando si risveglia è in ospedale. Ma quanto tempo è passato? Abby non lo sa, non può saperlo, perché il suo cervello non riesce più a fissare i ricordi. Il disturbo potrebbe durare poco, o forse invece Abby è destinata a dimenticare tutto quello che vive. Questa prospettiva la terrorizza, eppure non vuole arrendersi. E se fosse l'occasione per rivoluzionare la sua vita? Per ricominciare a prendersi cura di ciò che ha sempre trascurato? E così comincia a stilare una lista di desideri: si riavvicina ai suoi familiari, riscopre affetti che fino a quel momento aveva ignorato, vince la sua paura di viaggiare e decide di andare a New York, dove la sorella ha appena avuto una bambina. Sarà proprio in questa splendida città che Abby trascorrerà inaspettati momenti di felicità e l'amore busserà di nuovo alla sua porta... Adesso Abby ha trovato qualcosa di prezioso, per cui vale la pena lottare con tutte le forze. Perché della sua vita non è più disposta a perdere nessun ricordo, nemmeno il più insignificante.
L'ho abbandonato dopo 130 pagine perché mi aveva fatto passare la voglia di leggere. Non aveva niente che non andasse, se non la superficialità della narrazione. Non mi sembrava di sapere praticamente niente su nessuno dei personaggi e, quello che sarebbe dovuto essere l'argomento principale, non sembrava essere affrontato davvero con grande interesse. Non so, magari il problema ero più io che lui ma pazienza.
Ho provato, per la seconda volta, a leggere un'opera di Pirandello. In questo caso, si è trattato di Sei personaggi in cerca di autore, in un'edizione mooolto vecchia della Newton Compton Editori. L'opera teatrale parla di sei personaggi, protagonisti di un dramma così terribile che l’autore dopo averlo immaginato non ebbe il coraggio di scrivere, i quali si presentano a una compagnia teatrale per vedere rappresentata la loro storia. Il dramma fa parte di una trilogia di teatro nel teatro che include anche Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto. Alla sua prima rappresentazione, avvenuta lo stesso anno al Teatro Valle di Roma, fu clamorosamente fischiato. In seguito, però decretò il successo di Pirandello a livello internazionale. Se, da una parte, l’opera rappresenta una polemica contro il teatro borghese, incapace di calarsi nel dramma umano che si cela dietro le sue abusate trame, dall’altra, esprime il dramma dell’uomo di acquisire una forma che lo affranchi dalla frammentarietà e dalla relatività della vita, la tragedia esistenziale della condizione umana che aspira a rappresentarsi direttamente.
Per la seconda volta, mi trovo a dire che forse questo autore non fa per me. Nonostante, essendo un'opera teatrale, ci sia scritto chi sta parlando, ho trovato il tutto piuttosto caotico, per i miei standard. Quindi ho perso la motivazione per continuare.
Il primo è stato Dentro l'acqua di Paula Hawkins. Un thriller sulla morte di una donna che pare essersi suicidata in un fiume, dove tante donne prima di lei sono morte. Non è un suicidio e, la sua scomparsa, è legata ad un'altra morte. Sarebbe stato bello se non avesse avuto duecento punti di vista e se i personaggi fossero stati migliori. Un grande no, purtroppo. Recensione completa qui!
La delusione più grande di questo anno, penso sia stata L'idiota di Elif Batuman. Seguiamo il primo anno di università di una ragazza completamente inetta, che fa le cose solo perché le fa qualcun altro o perché viene spinta dagli altri. Non sa prendere una decisione di testa sua, che sia una. Ho odiato questo libro, principalmente perché mi ha fatto sperare in un evoluzione del personaggio che non è mai arrivata. La recensione è qui.
L'ultimo bocciato è stato Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas. Forse sarò cattiva e poco empatica ma questo libro, che narra di una storia vera, mi è sembrato inadatto per quanto riguarda la discussione sulla vita con una persona con un disturbo dello spettro autistico, come se volessero spingere una sola visione del disturbo in questione. Non so spiegarmi benissimo ora, ma ho scritto un'intera recensione che trovate qui.
Ci sono stati altri libri che mi hanno delusa ma, principalmente, perché avevo aspettative molto alte. Però non li ho bocciati completamente quindi non meritano la menzione speciale qui. Quindi ci toccherà passare ai migliori!





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