Recensione! Messenger/Il messaggero, Lois Lowry (The Giver quartet pt. 3)

Eccoci per una nuova recensione! Parliamo di una saga che sto terminando ovvero quella di The Giver. Saremo giunti ad un punto di collisione tra i vari libri?

Recensione di The Giver/La rivincita - Gathering Blue

Messenger/Il Messaggero, Lois Lowry
Casa editrice: Bantam Books for Young Readers/ Giunti (per l'Italia)
Anno dell'edizione: 2009
Trama: In una realtà futura segnata da “forme di governo spietate, punizioni atroci, inguaribile povertà o falso benessere”, i difetti fisici sono puniti con la pena di morte. Ma nel Villaggio in cui Matty abita anche gli ultimi della scala sociale sono accolti e tenuti in grande considerazione. La comunità è gestita dal Capo, una versione adulta del Jonas di The Giver – Il Donatore. Matty lavora per il Veggente, un vecchio cieco che lo ha aiutato a maturare. Ma adesso qualcosa sta cambiando, i rifugiati improvvisamente non sono più i benvenuti al Villaggio e gli abitanti stanno diventando vanesi e ottusi. A Matty, uno dei pochi capaci di districarsi nella fitta Foresta che circonda il Villaggio, viene affidato il compito di portare il messaggio del drammatico cambiamento ai paesi vicini. Purtroppo la Foresta, animata ora da una forza oscura, si rivolta contro di lui e Matty
si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere, che ancora non riesce completamente a comprendere.

Recensione:
 Riuscirà la nostra cara D. ad avere una saga tutta nella stessa edizione? La risposta è no. Ma evitiamo le polemiche e focalizziamoci su questo piccolissimo libro. Quando ho letto il nome del protagonista ero tipo "ma allora questo è davvero un sequel!" perchè, per chi avesse mai letto La rivincita, i primi due libri non erano collegati. Ecco, qui finalmente si uniscono e vanno avanti nella narrazione dei nostri cari personaggi. Abbiamo Jonas (che non è chiamato così bensì il Capo, colui che vede oltre) e, quando ho capito che era lui, sono impazzita di gioia. Ho amato Jonas in The Giver, non vedevo l'ora di ritrovarlo. Abbiamo anche Kira de La rivincita assieme a Matty e al padre di lei. La storia è quanto mai attuale: siamo in questo Villaggio dove la gente rinuncia alla salute, alle cose belle come l'amore e l'altruismo, per poter diventare più belli ed egoisti. Questo influisce sulla gente che viene da fuori, coloro che scappano da guerre e da paesi in cui i diritti civili sono solo un'utopia. E' un romanzo distopico, che quindi riflette la società attuale in un futuro fantastico ma è questo che lo rende attuale: basta che apriate un giornale o anche la pagina facebook di uno qualsiasi dei vari canali di comunicazione, e troverete una miriade di commenti pieni di cattiveria nei confronti delle persone che vengono da altri posti. 

Ovviamente i libri di questa saga sembrano quasi favole, il bene trionfa sempre e mi ha lasciata con l'amaro in bocca perchè nella realtà non è così facile. 
La storia in sè è molto bella e ho amato il ruolo di Matty, il bambino terribile de La rivincita è decisamente cresciuto. Lo stile della Lowry è sempre particolare, sa come coinvolgerti, ti lascia quella sensazione negativa mentre narra che ti fa capire che sta per succedere qualcosa. Ma non ti lascia mai senza speranza perchè credo che, a questo punto posso quasi esserne certa in realtà, lei voglia proprio darci questo: tanta speranza.
Certo, era un libro di 169 pagine, non poteva strutturare un racconto come in The Giver che è composto da circa il doppio delle pagine (beh, forse un po' di meno dai) ma ha fatto un buon lavoro. 

Voto finale: 4/5

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