Recensione! 1984, G. Orwell

Dopo aver letto La fattoria degli animali, dovevo assolutamente recuperare 1984. Non ho fatto altro che leggere ottime recensioni, sentire persone che ne parlavano bene quindi le mie aspettative erano alte ma avevo anche paura. D'altronde è pur sempre un classico e io ho seri problemi con i classici. 

1984, George Orwell

Anno: 1949
Anno dell'edizione: 2018
Casa editrice: Digital Fire
Trama: 1984. Il mondo è diviso in tre superstati in guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. L'Oceania, la cui capitale è Londra, è governata dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare. Tranne amare, Tranne divertirsi. Insomma: tranne vivere, se non secondo i dettami del Grande Fratello. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità.
Recensione: Non avrei mai pensato di leggere i due libri più famosi di Orwell nello stesso anno ma il destino ha scelto diversamente. Come sapete, La fattoria degli animali mi è piaciuto tantissimo (e se non lo sapete, vi invito a cliccare sul titolo così da poter leggere la mia recensione). Ma quello era breve e molto più dinamico. 1984 invece è sulle quattrocento pagine abbondanti e...molto lento! Non me lo sarei mai aspettata, soprattutto dopo aver letto l'altra opera citata prima. La storia in generale mi è piaciuta e anche lo stile narrativo dell'autore ma ho avuto dei problemi con la lettura. In parte la scelta di leggere il libro in inglese ha influito negativamente sull'esperienza generale perchè spesso dovevo controllare il significato delle parole utilizzate (è comunque stato pubblicato nel 1949, non parlavano inglese come nelle serie tv che vediamo oggi). In parte il problema non ero io. Non è un libro pieno di azione come lo sono tanti altri distopici che sicuramente hanno preso in prestito qualcosa da questo. Questa cosa mi ha un po' rallentato. O almeno, non mi sembrava di andare tanto avanti, mentre leggevo. Era come camminare nella stessa stanza per un pochino: magari riesci ad accorgerti che c'è qualcosa che non avevi notato prima ma il posto è lo stesso. Winston è un bel personaggio ma c'era qualcosa di lui che non mi convinceva. Ho provato compassione nei suoi confronti onestamente. Gli altri personaggi non vengono presentati più di tanto quindi non c'è modo di sentirsi più di tanto coinvolti, quando compaiono. 
Il mio grande problema è stato non solo con la lentezza della narrazione ma, soprattutto, con il modo in cui l'autore sceglie di illustrarci per bene il tipo di società in cui vive Winston. Potrebbe essere spoiler quello che sto per dire ma...scegliere di far leggere il libro di Goldstein a Winston e riportare i brani per intero, ha reso tutto mille volte più noioso. Sono rimasta ferma a quella parte per giorni, non riuscivo a concentrarmi per più di tre righe per volta. Mi sono dovuta sforzare tantissimo per leggere quel pezzo. Per quanto ne abbia capita l'importanza per la storia in sé e per noi lettori, poteva essere introdotta in un modo molto diverso. Non riesco a non tirare in ballo Noi, libro a cui Orwell deve moltissimo, dove abbiamo il protagonista stesso che ci parla del mondo in cui vive. Quella parte del libro non mi ha proprio convinta, così come il finale mi ha un po' lasciata perplessa perchè mi ha fatta sentire come se mi mancasse una connessione tra l'ultimo capitolo e quello precedente. Alla fine comunque la maggior parte delle cose viene spiegata quindi non posso lamentarmene troppo.
In conclusione, sì, è un libro che dovete leggere se amate i distopici ma attenzione perchè potrebbe non essere all'altezza delle vostre aspettative, soprattutto se ne avete letti molti che hanno preso qualcosa in prestito da lui. 
Voto finale: 3,5/5

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