D come Danni - Il Festivaletteratura, l'incontro con Simoni, conoscere una casa editrice e i miei acquisti.

Lo so cosa state pensando: che titolo è? Bene questo è il nuovo titolo della rubrica che racchiuderà i book haul, gli eventi librosi ed esperienze varie in questo mondo magico e oscuro che è l'editoria. Dato che l'iniziale del mio (primo) nome è la lettera d, così come lo è per la parola "danni" - che rappresenta benissimo il prosciugamento del mio conto corrente grazie alla mia tendenza ad accumulare libri -  ho pensato che fosse il titolo giusto.
Questa settimana parliamo di un ordine apparso alla mia porta in due puntate e di quello che ho fatto al Festivaletteratura giovedì 5 settembre. Insomma, lo so che sapete che sono una chiacchierona ma questa rubrica ne sarà la terribile conferma.

Appunto, come dicevo, partiamo dall'ordine che ho fatto su mondadoristore.it. Se mi seguite su
instagram (e dovete farlo perché sono molto simpatica. No, non è vero: seguitemi se vi piace vedere foto di libri), saprete che intorno al 20 agosto ho effettuato un ordine sul sito. Prima di tutto mi si è ricaricata la pagina senza che il codice che avevo per un buono sconto di 5€ si attivasse poi ho avuto problemi durante l'attesa della spedizione. Mi spiego: ho ordinato quattro libri di cui vi parlerò tra un attimo, di cui uno in inglese. Questo sarebbe stato reperito entro due settimane massimo, secondo il sito e, per quanto fossi scocciata perché aspettare i libri ordinati è una cosa difficilissima per me, ho deciso di prenderlo comunque perché era ad un ottimo prezzo e volevo provare ad ordinare libri in lingua tramite quel sito in particolare.
Bene, l'ordine è stato diviso e, dopo due settimane esatte, sono arrivati prima i tre libri tradotti e, due giorni dopo, quello in lingua quindi alla fine si è risolto tutto. Ero solo un po' scocciata perché sembrava fossero passati mesi dall'ordine e non ho capito il senso di dividerlo in due parti per così poco. Ora vi parlo dei libri che ho comprato (so che siete qui per questo).

Il primo è stato Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys, nell'edizione di Tea che ho pagato 4,15€ (il prezzo pieno di questa edizione è di 5€). La trama è questa: Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all’arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno.
Lo avevo in lista dal 2013 ovvero da quando ho iniziato a tenere una lista dei libri che voglio leggere sul computer. Mi piacciono i romanzi storici e mi piacciono i romanzi sulla Seconda Guerra Mondiale. Conoscendomi lo leggerò a gennaio ma dettagli.

Il secondo libro che ho comprato è stato Ps: ti amo ancora di Jenny Han, il secondo volume della serie Tutte le volte che ho scritto ti amo, pubblicato nell'edizione Pickwick (che è la mia collana di tascabili preferita di sempre) che ho pagato 8,41€.
Se non avete letto il primo, vi lascio qui il link per leggere trama e recensione di quello così da non fare spoiler a nessuno!
Ho preso solo il secondo perché io vado avanti un volume alla volta in tutte le serie o saghe varie che leggo. Non mi piace prendere tutta la serie completa perché poi magari non mi piace e faccio sempre in tempo a comprare l'ultimo, nel caso opposto. Il film uscirà su netflix il 12 febbraio. Giusto in tempo per passare un'ottima serata di San Valentino a casa a guardarlo (con le mie amiche ovviamente)!

Il terzo libro che ho comprato è Flawed: gli imperfetti, il primo volume della saga distopica di Cecilia Ahern che conosco abbastanza bene. E' pubblicato da Deagostini (o Dea Planeta) e l'edizione con la copertina flessibile l'ho pagata 9,13€.
La trama è questa: In un futuro non molto lontano, in un mondo non molto diverso, il giudice Crevan conduce una spietata guerra contro l'immoralità. È lui e lui solo a decidere chi sia un cittadino modello, e chi invece sia un imperfetto, un essere fallato da marchiare a fuoco con una F sul petto e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D'un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover'uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.
Conosco abbastanza bene questa scrittrice e l'unico libro che mi sia davvero piaciuto tra tutti quelli che ho letto dei suoi, è Scrivimi ancora (cliccando sul titolo, sarete reindirizzati alla recensione!). Però amo il genere distopico e mi incuriosisce l'idea che lei abbia scritto una duologia di questo tipo. Chissà come andrà.


Quello che ha bloccato l'intero ordine è Whisper to me di Nick Lake, pubblicato da Bloomsbury al prezzo di 8,52€. 
La trama è questa: Cassie scrive una lettera al ragazzo a cui ha spezzato il cuore cercando di spiegargli perché lo ha fatto, perché lo ha respinto, perché suo padre si è arrabbiato tanto quando li ha visti insieme, perché scompare certe sere, perché non vuole lasciare che lei stessa si ricordi cos'è accaduto quella famosa sera sul lungomare, perché si è sentita crollare in mille pezzi.
Disperata per il perdono, racconta l'intera storia dell'estate in cui si è quasi persa. Spera che lui capisca - come fa lei ora - di come l'amore (per la famiglia, per la persona che ti fa battere forte il cuore e per te stesso) possa salvarti.
Copertina a parte (che vi metto qui a lato perché è splendida), ho sentito parlare bene di questo libro e la trama mi ha attirata subito. Poi ovviamente anche l'occhio vuole la sua parte. Di questo libro ne ha parlato anche Jennifer Niver recentemente. Lei è la scrittrice di Raccontami di un giorno perfetto e L'universo nei tuoi occhi e, se leggerete le mie recensioni di entrambi, saprete che da lei mi farei consigliare anche che cosa ordinare al bar.

Ma passiamo al Festivaletteratura! La prima cosa meravigliosa che è successa è stato vedere il bus arrivare con quindici minuti di ritardo e perdere il treno (grazie all'azienda Seta di Modena per queste emozioni incredibili). La seconda è stata prendere il treno. La mia accompagnatrice ufficiale è sempre la mia amica Lara che deve sopportare tutte le mie stranezze.
Dato che la mia tesi sarà sul Titanic (arriverò mai alla laurea?), sua madre mi ha mandato tre libri sull'argomento e le sono estremamente grata.
Il primo era un inserto di Ciak sul film di Cameron pubblicato nel 1998. Non avevo nemmeno un anno quando uscì quest'inserto. Parla di com'è stato ideato e creato il film e io amo quel film, non fatemi mai domande su di esso. E' molto dettagliato quindi mi piace tantissimo.
Il secondo è stato La maledizione del Titanic di Massimo Polidoro, pubblicato da Avverbi edizioni. Polidoro è una persona particolare. Non è uno storico, mi pare sia laureato in Psicologia se non sbaglio, ed è appassionato di occulto e paranormale quindi sono curiosa di sapere che contributo può dare sull'argomento.
L'ultimo libro è Il viaggio inaugurale del Titanic di Geoffrey Marcus, pubblicato da Mursia. Questo libro è del 1969 quindi nella prefazione è un altro autore a parlare del ritrovamento del delitto ma mi pare possibile paragonarlo a I due Titanic ma senza teoria del complotto. E, se avete letto la recensione di quel saggio (se non lo avete fatto vi basta cliccare sul titolo), saprete che l'ho adorato. Adoro le ricostruzioni storiche.

Finalmente, dopo un'ora e più di viaggio, tra treni e bus perché Trenitalia non si smentisce mai, siamo arrivate a Mantova.
La parte divertente di ogni mia visita a Mantova è questa: la mia famiglia è della zona e non ho mai nemmeno visitato Palazzo Te. Mi sento uno schifo, oh yes. Ma quest'anno (proprio da questo mese in realtà) si inaugura un anno di mostre e laboratori dedicati a Giulio Romano quindi è la volta buona che visito bene la città, che in realtà adoro già. Vi ho mai detto che mi ci volevo trasferire? Bene, ve lo dico ora.
La prima cosa che ho fatto e che andava fatta è stata visitare il Mondadori Bookstore che è stato inaugurato ufficialmente il mese scorso. Perché dovevo andarci? Perché è stato aperto dagli stessi fratelli che gestiscono quello di Carpi (MO) che è la mia libreria preferita e che frequento da quando era in Via Berengario e non in Piazza Martiri, che è il luogo attuale in cui la trovate. Era grande come metà appartamento quando si trovava in Via Berengario e lì mi sono stati comprati tantissimi libri tra cui la Storia infinita, la collezione di tutte le strisce di Mafalda fatta per il sessantesimo anniversario. Ho dei bei ricordi con quella libreria. Quindi dovevo visitare quella di Mantova. E' piccolina ma ben fornita, esattamente come quella di Carpi. Le categorie in cui dividono i libri sono le stesse, solo la divisione tra libri per bambini e ragazzi e Young adult è un po' particolare (in realtà comprendo la difficoltà nel dividere le categorie).
Lì ho comprato Il lupo nell'abbazia di Marcello Simoni, pubblicato da Mondadori al prezzo di 15€. La trama è questa: Anno Domini 832, inverno. Una delegazione dell'imperatore Ludovico il Pio trova riparo da una bufera di neve presso l'abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell'Assia, e lì è costretta a sostare per due settimane, approfittando dell'ospitalità dell'abate Rabano. Tutt'intorno, le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, le selve infestate dai lupi. Ma è proprio tra le mura del cenobio che iniziano a trovarsi le prime vittime straziate dai morsi di una grossa fiera. Tra i benedettini di Fulda si diffonde immediatamente il panico. Inizia a circolare voce che dentro l'abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un licantropo. Toccherà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sulla vicenda. Prima per soddisfare la propria curiosità, poi per salvarsi la vita.
Io ho adorato la Trilogia del mercante di reliquie, ho iniziato anche un'altra delle sue saghe e dovevo assolutamente comprare un altro dei suoi libri. Ho scelto l'ultimo per un motivo particolare: quel pomeriggio sono stata all'evento in Palazzo San Sebastiano ad ascoltare proprio un suo intervento. E a incontrarlo ovviamente. 
E' stato il mio primo evento da quando vado al Festival. So che è strano perché questo è il terzo anno che vado a Mantova per tale occasione, eppure non ero mai stata ad uno degli eventi. 
E' durato solo un'ora e a dialogare con l'autore c'era Luigi Caracciolo che è simpaticissimo e purtroppo ha dovuto limitare le domande dato il breve tempo a disposizione. Simoni ha parlato di com'è scrivere un romanzo storico, di come si debba trasmettere il senso di antichità ai lettori senza esagerare e perdere di vista la trama. Ha parlato del romanzo storico e della figura del detective inteso come investigatore retribuito, che è una figura moderna e quindi di come va inserita nel romanzo ambientato in un'epoca antica. Mi è piaciuto molto quando ha detto che i suoi personaggi sono normali e che trovano la forza nelle loro debolezze. 
Ha anticipato l'argomento del prossimo romanzo che uscirà nel febbraio 2020 e che vorrebbe staccarsi dalla trilogia come tipologia di serie, prolungando eventualmente anche la Trilogia del Mercante di reliquie (e per la prima volta mi viene da dire che è l'unica saga che non prolungherei se non con uno spin off). Una signora gli ha chiesto se scriverà romanzi con donne come protagoniste dei suoi romanzi e ha tantissime idee (e la cosa non mi stupisce). Anche io ho fatto una domanda, ero così nervosa, mamma mia. Ci sono due cose che non auguro a nessuno: disturbi d'ansia e la sindrome dell'intestino irritabile e indovinate? Sono collegate. Ma non divaghiamo, disse quella che divagava in continuazione.
Frequentando ancora l'università e studiando Beni culturali, ho chiesto qual è la sua priorità nelle ricerche per i suoi romanzi. Ha detto che non si deve perdere di vista la trama. Dopodiché si studiano i manuali, i saggi, si studia l'iconografia del periodo ed eventualmente i documenti originali rimangono l'ultima parte. Ma soprattutto ha specificato che non si ricerca solo prima della stesura ma anche durante e, per quanto io non abbia mai effettuato una ricerca a livello storico per un romanzo bensì una ricerca tra saggi e articoli di psicologia, posso assicurarvi che è il miglior consiglio che si possa mai dare a qualcuno che vuole scrivere. Ogni tanto citava qualche film e mi sono girata verso Lara per dirle che mi ricordava lei. Lara ha davvero una grande conoscenza del cinema, così come di tante altre cose.
Ovviamente c'è stato il firmacopie e ovviamente mi sono fermata anche per quello. Ho discusso con Lara perché lei voleva scattarci una foto e io ero tipo "no, dai, non siamo esagerate" e invece non ha scattato una foto, bensì due (con il consenso dell'autore, che è sempre molto importante). Simoni non ha solo autografato la mia copia del suo ultimo romanzo ma ha anche scritto una dedica a me molto cara, soprattutto in questo periodo dato che non solo sto faticando non poco per finire l'università, ma anche perché sento tantissimo parlare male del settore umanistico - letterario - artistico. Lo so anche io che c'è poco lavoro e si fa fatica ma non ho bisogno di sentirmelo dire ogni due secondi. Amo quando i clienti della pizzeria dove lavoro si fermano a chiedermi cosa studio e mi dicono che ammirano la mia scelta perché non c'è niente di più bello del saper apprezzare la nostra cultura. Alcuni di loro si fermano a chiacchierare con me di periodi storici, di quadri, di mostre che hanno visitato, di film che per loro hanno fatto la storia ed è questo che amo di ciò che studio: l'unione che deriva dalla bellezza di ciò che abbiamo ereditato da chi è venuto prima e ciò che stiamo creando. 
Tornando all'incontro, Marcello Simoni si è confermato la persona squisita e brillante che mi aspettavo di incontrare. E' assolutamente qualcuno a cui fare riferimento, sia a livello intellettuale, sia a livello di scrittura. E' stato uno dei momenti più belli degli ultimi mesi e ringrazio ancora Lara per avermi appoggiato in quest'avventura. 

Prima di parlare di quello che ho comprato da Libraccio (da cui ho fatto anche la tessera fedeltà finalmente), vorrei parlare di un incontro che è venuto subito dopo l'evento con Simoni. Ho avuto il piacere di incontrare una ragazza che lavora per l'ufficio stampa di una casa editrice abbastanza giovane. Conosco poco quest'azienda e non farò nomi perché, se eventualmente ci fosse una collaborazione, quello sarà il momento in cui parlarne. Ero molto agitata. Se c'è una cosa che non sopporto è contattare le case editrici (assurdo se pensate che voglio pubblicare un libro) però quando si parla di collaborazioni, trovo molto prepotente andare da una casa editrice e dire "ehi tu! voglio collaborare con te perché un blog". Non mi meraviglierebbe ricevere un'email in cui mi chiedono scocciati chi sono. Quindi quand'ho visto l'annuncio sui social, ho scritto solo perché mi hanno convinta le mie amiche. C'è stato un momento in cui non potevo di certo permettermi di comprare tanti libri in un anno come faccio ora e so per certo quanto sia una spesa per un'azienda piccola, regalare uno dei propri prodotti in giro. Infatti la ragazza in questione ha detto che se volessi una copia di una delle loro nuove uscire potrò richiederla ma non è detto che l'avrò. Ed è per questo che ve lo racconto, anche se avrei tante cose di cui parlare sullo scambio che abbiamo avuto: perché voglio che capiate che se un blog non collabora con le case editrici, non riceve libri a destra e a manca, non si fa pubblicità sui social, non è perché è un perdente ma perché a) capisce il valore del lavoro altrui e b) sa che essere prepotenti non è il modo giusto per muoversi nel mondo. Non è che solo perché siamo blogger, ci meritiamo libri gratis. Vero, noi facciamo pubblicità alle case editrici ma non significa nulla. 
Nel caso un libro di quest'azienda mi dovesse piacere ma non riuscissi ad averlo per la collaborazione, non ci rimarrò di sicuro male. So che la mia opinione è molto dura sui blogger e compagni che chiedono i libri direttamente ai produttori ma esistono più punti di vista e spero che anche il mio possa essere accettato. 

Ma ora passiamo agli acquisti! Avviso che non ci sono solo libri perché da Libraccio vendono
tantissime cose. Quello di Mantova tra l'altro è un punto vendita davvero più grande rispetto a quello veronese quindi si possono trovare molti più libri, dvd, articoli di cancelleria e cd.
Ovviamente quando si parla di libri e Libraccio, dovete sapere che tendo a comprare libri usati e basta. Quelli nuovi li trovate ovunque. Quelli usati no. Ne ho comprati due.
Il primo è stato Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano di Gino & Michele e Matteo Molinari, pubblicato da Dalai editore (che sarebbe Baldini e Castoldi che ora è stata acquistata da La nave di Teseo ma fingete di non saperlo). L'ho pagato 6,95€. E' una semplice raccolta di aforismi, per la maggior parte molto divertenti. L'ho letta ma non la possedevo nell'edizione completa (anzi avevo solo due volumetti che tra l'altro non so dove siano finiti). 

Il secondo che ho comprato è Diana, alla ricerca di amore di Andrew Morton, pubblicato da Sonzogno editore. Il prezzo è di 5€ e parla degli ultimi anni di vita di Diana Spencer e delle indagini dell'autore quindi non è la biografia ufficiale che ha scritto lo stesso autore e che volevo ma va bene comunque. Quella la prenderò un'altra volta. Così come sono appassionata del naufragio del Titanic, sono appassionata anche della scomparsa precoce di personaggi famosi e tra questi c'è Lady D.

I due acquisti non propriamente librosi sono stati due cd: Twerking Queen di Elettra Lamborghini e Lover di Taylor Swift.

Se parlate di Elettra Lamborghini la gente avrà due possibili reazioni: vi guarderà male oppure si unirà a voi. Su dieci canzoni me ne piacciono sei. Non sono amante del genere e nemmeno dell'autotune eppure questo cd è ottimo per essere un album di debutto di qualcuno che è appena entrato a far parte dell'industria musicale. 
Per quanto riguarda Lover non posso dire nient'altro se non che lo amo alla follia. Ci sono due canzoni che non ascolto: It's nice to have a friend che non mi piace e Soon you'll get better perchè parla della madre che ha il cancro e se siete fan di Taylor come me da tantissimo, conoscerete The best day e capirete il mio dolore. In realtà con 1989 mi ero staccata molto da Taylor, per non parlare del fatto che reputation non mi piacque per niente (eccetto tre canzoni). Niente, è riuscita a conquistarmi. 

Siamo arrivati alla fine ragazzi. E' stato un post lunghissimo, siete liberi di picchiarmi ma avevo tanto di cui parlare e mi ha fatto anche piacere stare al pc per ore per farlo. Se questo post vi è piaciuto, continuate a seguire il blog. Ci sentiamo presto (e con una recensione)!


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